Quali i rischi operatori?

 

E’ necessario conoscere chiaramente i rischi e le complicanze legati all’intervento chirurgico. Il paziente leggerà e firmerà un documento informativo (CONSENSO INFORMATO) circa l’intervento a cui si sottopone e potrà chiedere maggiori informazioni al chirurgo, qualora avesse ancora dubbi.

Cosa fare prima dell’intervento?

L’iter preoperatorio comune è eseguire una prima  visita multidisciplinare in un’unica giornata che prevede:

Visita chirurgica: il chirurgo ha il compito di studiare l’obesità, di raccogliere i dati clinici fondamentali nella valutazione del rischio chirurgico (presenza di diabete, ipertensione arteriosa, apnee notturne, reflusso gastroesofageo) e del tipo di intervento da proporre, e di informare il paziente circa le diverse possibili procedure chirurgiche (benefici e complicanze);

Visita nutrizionale: lo specialista indaga sulla storia del peso (diete eseguite in precedenza e motivi del loro fallimento), successivamente valuta le abitudini alimentari del paziente obeso mediante il diario alimentare e esegue un’accurata anamnesi nutrizionale. Se emergono gravi errori dietetici che possono compromettere i risultati della terapia chirurgica, lo specialista indirizza il paziente ai gruppi di educazione alimentare, incontri di gruppo nei quali il paziente è portato alla correzione consapevole delle proprie abitudini alimentari.

Consulenza psicologica lo psicologo mediante un colloquio e la compilazione di alcuni questionari esclude la presenza di psicopatologie gravi, analizza il grado di motivazione al calo ponderale e la capacità del paziente ad aderire al programma di follow-up postoperatorio.

Successivamente alla prima visita, in caso di idoneità, il soggetto viene valutato dall’ anestesista ed eventualmente da altri specialisti (cardiologo, pneumologo, endoscopista) per competenza.

Per prenotare una prima visita scrivere mail a prenota@vincenzoborrelli.it

È opportuno che il paziente esibisca durante la visita:

1)   tutti i documenti sanitari in suo possesso (ad esempio diete fatte in passato, ed eventuali visite cardiologiche, ortopediche, diabetologiche, pneumologiche, accertamenti radiologici o gastroscopie, etc);

2)   diario alimentare di almeno 7 giorni dove scrivere cosa mangia e cosa beve e a che ora lo fa; è importante scrivere alla fine di ogni pasto, e non fare un riassunto a fine serata (scaricare in allegato);

3)   esami del sangue: emocromo, colesterolo totale, HDL, LDL, trigliceridi, glicemia, emoglobina glicata, ALT, AST, creatinina;

4) in soggetti affetti da ipertensione arteriosa e/o concomitanti patologie cardiache ECG + visita cardiologica

Cosa fare dopo l’intervento?

 

Un’ottimale perdita di peso e il mantenimento di esso nel tempo non dipende unicamente              dall’intervento chirurgico ma anche dall’impegno del paziente a collaborare con l’equipe medica e chirurgica.

Alla dimissione il paziente riceverà informazioni e consigli circa il nuovo stile di vita da adottare e le nuove abitudini alimentari da seguire rigorosamente, almeno nei primi mesi del postoperatorio.

E’ necessario rispettare i tempi e le modalità del follow-up: visite di controllo periodiche ed esami ematochimici di routine per accertare lo stato di salute del paziente. Inoltre, sarà utilissimo partecipare alle riunioni settimanali di Educazione Alimentare per confrontarsi, sostenersi e consigliarsi.

Tutti i pazienti sono invitati a contattare la Clinica ogni volta che ne avvertano la necessità.